Ti dirò solo che Ippocrate è considerato il padre della moderna medicina, se hai voglia di approfondire qui sotto puoi leggere il Giuramento di Ippocrate che ogni medico DEVE (.. dovrebbe!) rispettare e soprattutto CONDIVIDERE prima di iniziare la sua attività medica.
Se invece vuoi passare subito all’argomento dell’articolo clicca sul link a fondo pagina.
« Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro:
- di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento;
- di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
- di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;
- di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona;
- di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico;
- di promuovere l’alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l’arte medica;
- di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
- di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina;
- di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali;
- di evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
- di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
- di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico;
- di prestare assistenza d’urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell’autorità competente;
- di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
- di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione. »
dal Giuramento di Ippocrate, versione moderna deliberata dal comitato centrale della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri il 23 marzo 2007.
In questo articolo Letizia, Matteo ed io desideriamo condividere lo scritto di una collega romana.. leggilo qui.. concediti 3 minuti.. NE VALE DAVVERO LA PENA!!!
P.S. ad un certo punto troveri scritto “ebm”, significa medicina fondata sull’evidenza (evidence based medicine), cioè procedure e protocolli testati e validati attraverso metodi scientifici rigorosi.
Quanto scritto dalla collega non ha bisogno di nostri commenti, se ci conosci non farai fatica a capire il perché.. buona lettura!
Davide
Da paziente sono contenta che ci siano medici di questa levatura che considerano il paziente una persona e non un numero. Grazie per l’articolo, tutto molto interessante, non essendo un medico non conoscevo il Giuramento di Ippocrate.
Grazie Cristina,
viviamo la nostra professione ancora con entusiasmo e per noi è un piacere aiutare le persone, anche solo informandole un po’ di più sul nostro modo di vedere il mondo dell’odontoiatria.. modo, mi permetto di dire, molto difforme da quello che tutti i giorni troviamo sui giornali o sui cartelloni stradali.
Ancora grazie per l’apprezzamento.
Davide