PROBe: quando professionalità, passione, etica diventano un’amicizia..

di | 31 Ottobre 2015

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“spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, coraggio di fare.. un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte.. solo allora diventa un proposito.. cioè qualcosa di infinitamente più grande” – Adriano Olivetti

Oggi voglio fare un uso privato di mezzo pubblico.. desidero raccontarvi la storia dell’Associazione PROBe che, senza diventare neppure un proposito, è passta direttamente da sogno a realtà!

C’era una volta un gruppo di dentisti..

Si, lo so.. la parola “dentista” per te è già terribile.. dire “gruppo di dentisti” può suscitarti pensieri inquietanti.. beh, sai una cosa? Sono d’accordo con te!

Forse non per lo stesso motivo, nel senso che non penso ad esperienze traumatizzanti sulla poltrona, ma ad esperienze altrettanto traumatizzanti.. a pranzi o cene di lavoro nelle quali si parla di denti, ma anche di denti e perfino di.. DENTI! Ma di questo, forse, ti racconterò un’altra volta..

Ritorniamo a noi, ai nostri dentisti.. si iscrivono ad un master in parodontologia spinti dal desiderio di imparare, di migliorarsi, di fornire ai loro pazienti un servizio di eccellenza apprendendo le tecniche da due grandi maestri (Grazie Maurizio! Grazie Sandro! – in rigoroso ordine alfabetico -), fin qui nulla di eccezionale..

Beh, in verità fin qui qualcosa di eccezionale c’è già.. queste 30 persone hanno deciso di investire tempo (tre anni) e denaro (non lo puoi neppure immaginare, no davvero.. non provarci!) per migliorare la propria professionalità! 

Ma non voglio parlarti di questo (qualche informazione in più la puoi trovare nell’articolo People Have the Power, quando lo pubblicherò)..

Nei tre anni di master, pian piano, tra i 30 si crea un gruppo eterogeneo di persone accomunate da una passione, quella per l’odontoiatria “fatta bene”, per la cura del paziente..

Si.. ma poi il master finisce e “non è che ci perdiamo di vista?”

Stimolati anche dai maestri ci scambiamo i numeri di telefono “Dai.. così poi un giorno ti chiamo”.. no, sto scherzando! Dicevo.. stimolati anche dai maestri buttiamo le basi per un gruppo di studio, il Perio-it (dal nome del master) Study Club (in inglisc.. per fare un po’ i fighi!)..

Tradotto in parole povere pensiamo “perché non ci troviamo ogni tanto e ognuno porta agli altri un caso clinico complesso per discutere assieme il trattamento, oppure racconta agli altri cosa ha imparato ad un corso a cui è stato, oppure ci fa vedere quello che gli riesce meglio fare nella sua attività di Studio?”

Si, dai, bello! Bello, si, ma poi bisogna farlo! Ecco perché la frase di Olivetti all’inizio..

16 pazzi ci credono e.. ci proviamo (si ci siamo ovviamente anche noi tra i folli!).. è ottobre del 2008..

Organizziamo un incontro all’Alpe di Susi dove vive uno dei 16 e dove nei tre anni di master avevamo sempre detto saremmo andati e mai lo abbiamo fatto..

Ci crediamo, ma non tutti e non fino in fondo, infatti nel viaggio in auto verso l’Alpe, personalmente sono molto disilluso, anzi quasi arrabbiato dico a Matteo “Andiamo a perdere 2 giorni, chi vuoi che abbia voglia di impazzire a preparare relazioni.. ci troveremo stavolta e poi più!”

Pochi giorni fa, durante l’ultimo incontro svolto in Valpolicella, sarà stato grazie all’amarone, più di uno di noi ha confessato che all’inizio ha avuto gli stessi pensieri negativi.. forse anche tu avrai avuto esperienze del genere.. partenza esaltante, poi entusiasmo in calo e tutto si esaurisce in breve..

Ma.. l’incontro va moooolto meglio del previsto (beh, si c’è anche chi dorme in aula tutto il tempo) sia dal punto di vista clinico/culturale che dal lato sociale/umano/ludico.. decidiamo di proseguire nell’avventura..

la prossima si va a Faenza.. giochiamo in casa e organizzare eventi è una mia passione.. stavolta l’entusiasmo c’è..

Perdiamo per strada 2 elementi, ma sale il livello delle relazioni cliniche, il gruppo si consolida anche grazie a carne e sangiovese consumati in noti ristoranti faentini.. in cui non parliamo  – solo – di denti!!!

Rafforzati dalle due esperienze positive, in tutti cresce un’altra passione, quella per la condivisione.. il desiderio e la volontà di mettere gli uni a disposizione degli altri le proprie conoscenze, esperienze e, perché no, i propri errori!

Nascono così altri incontri e, in un giorno di maggio in Brianza, mi viene un’idea.. perché non costituiamo un’associazione che renda ufficiali le nostre iniziative?

E qualcuno replica: così potremo invitare anche qualche relatore più o meno famoso a raccontarci la sua esperienza!

Ci pensiamo, nascono alcuni dubbi.. non è che rendere ufficiali le nostre iniziative, ampliare il gruppo, invitare altri ci fa si ampliare conoscenze ed esperienza, ma rischia di farci perdere lo spirito o di introdurre “elementi di disturbo” in un sodalizio così perfetto?

Da qui la decisione di fondare una Associazione No-Profit, con l’intento di conservare i valori che si ispirano all’etica e alla deontologia professionale: chi partecipa deve essere consapevole che si selezionano democraticamente relatori ed argomenti, ci si confronta rispettando le opinioni di tutti, si condividono le esperienze in modo che ognuno possa far proprie le conoscenze altrui.

Senza dimenticare che si organizza un po’ per uno (questa l’ho scritta per provocazione, so bene che voglio fare tutto io!) e si dividono le spese da bravi fratelli.

Ma soprattutto, finita la parte clinica ci si diverte, ci si gode la sede dell’evento (sempre diversa) con iniziative enogastroculturali!

Dopo pochi mesi nasce PROBe.. il sogno del 2008 diventa realtà nel 2011.. e da allora, più volte all’anno, ci incontriamo, non per aumentare la nostra professionalità, neanche per condividere la passione.. si, anche per questo, per portare avanti i valori che ci hanno fatto credere nel sogno, ma soprattutto perché è nata una grande amicizia, una di quelle vere.

Il nome PROBe è un omaggio al master in parodontologia che ci ha fatti incontrare: probe infatti è il termine inglese che identifica lo strumento essenziale del parodontologo (sonda parodontale).

Ad oggi L’Associazione PROBe ha avuto come speakers alcuni relatori internazionali ed ha organizzato corsi di aggiornamento tenuti dai nostri associati a cui hanno partecipato colleghi da tutta Italia.. (vedi il sito) successi di cui andiamo molto orgogliosi, ma che non hanno valore se paragonati al piacere e all’emozione che provo leggendo un messaggio di Fausto, neo associato PROBe, scritto qualche giorno dopo essere rientrato a casa dall’ultimo evento..

“Mi piace molto lo spirito del gruppo e ne condivido i valori e lo spirito, la prospettiva etica ed edonistica nello stesso tempo, l’idea del rigore e del piacere che si incontrano. Grazie di avermi accolto.”

Allora da parte mia GRAZIE ai Soci Fondatori.. prima le signore..

a Giovanna (il primo Presidente non si scorda mai), Antonella (vera romana de’ Roma, di quella pulita!), Daniela (bentornata, ci sei mancata), Andrea B. (grande Presidente!), GianPaolo (segretario culturale di un biennio spumeggiante), Carlo (il nostro Professore), Matteo (appassionato esteta), Antonio G. (quello che dormiva all’Alpe..), Luca (sempre più propositivo), Nicola (prossimo segretario culturale), Antonio S. (immensa cultura), Andrea L. (humour raffinato.. Gary Larson docet), Michele (futuro Presidente.. ora sono fatti tuoi!).

Grazie anche ai neo-Associati.. in ordine cronologico..

Antonio M. (fedelissimo, ci ha creduto dall’inizio), Letizia (ammessa Honoris Causa, io preferisco dire trascinata a forza) e Fausto (preparati.. contiamo anche su di te).

Un grande abbraccio..

Davide

PS.

Purtroppo qualcosa è cambiato.. ma lo spirito di PROBe rimane intatto.. anzi è emerso ancora di più..

leggi il post sulla pagina Facebook di PROBe

 

 

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