Oggi ti racconto una storia.. parliamo di assicurazioni odontoiatriche..
Sabato scorso rientravo a Bologna dopo due giorni di corso con uno dei miei maestri (il Dr. Roberto Barone).. sono stati due giorni fantastici, ero entusiasta e, come sempre mi capita in questi casi, amavo il mio lavoro ancora più del solito!
Ero talmente carico che ho preso una decisione avventata.. vado al supermercato!
Andare a fare la spesa di sabato a Bologna è un atto eroico che solo l’entusiasmo e il frigorifero deserto (era proprio il mio caso) possono giustificare!
Mentre cercavo il tonno mi sento chiamare.. era Monica, un’amica, sorella di uno dei miei migliori amici.
Subito mi chiede se può farmi una domanda di lavoro.. certo, le rispondo.
Mi dice che tempo fa ha fatto un contratto con una delle assicurazioni che nel bolognese vanno per la maggiore.. per 300 euro annui le garantiscono esami del sangue, una visita medica e due sedute di igiene all’anno da uno dei medici da loro convenzionati.
Mi dice che le è sembrata cosa buona, vantaggiosa, e percepisco che desidera il mio consenso.
Io mi limito ad ascoltare, non dico nulla.. da buon italiano medio penso “ci sarà una fregatura”, ma, come faccio sul lavoro, voglio avere tutte le informazioni prima di darle la mia opinione (in Studio si direbbe fare una diagnosi).
Ascolto ancora e mi dice che è andata da uno dei colleghi convenzionati a fare l’igiene.. non si è trovata male, si ok, non l’hanno fatta proprio come l’ultima volta che è venuta da noi (sono passati un po’ di anni, forse non lo ricorda nemmeno, ma lo dice per gratificarmi!), ma sono comunque stati bravi..
.. le hanno fatto anche l’impacco di fluoro! (per la cronaca Monica ha una cinquantina d’anni, questa informazione serve solo ai dentisti che leggono!)
Ha pagato 27 euro e 50 (.. ma non era compresa?) ed è andata a casa con un appuntamento di richiamo tra 6 mesi. Tutto sommato un’esperienza positiva!
Qualche ora dopo la contatta la segretaria dello Studio e le dice che purtroppo c’è stato un errore.. le chiede se può passare a saldare l’impacco di fluoro eseguito, per un totale di 30 euro, perché quello non rientra nella convenzione..
L’amica a quel punto chiede spiegazioni.
La risposta è che “l’impacco di fluoro è indispensabile dopo l’igiene, loro lo fanno sempre a tutti perché, senza, l’igiene non è completa!”, deve quindi passare a fare il saldo.
Vi risparmio lo scambio di opinioni intermedio e giungo alla conclusione della vicenda per poi passare alla mie considerazioni.
Il tutto si conclude con: “Per questa volta non ci deve nulla, ma noi l’igiene la facciamo solamente così, quindi se vuole tornare da noi la prossima volta dovrà saldare l’igiene compresa nella sua assicurazione odontoiatrica (???) e l’impacco di fluoro per un totale di 57,5 euro”.
Finito di raccontarmi la vicenda, Monica mi chiede “.. questo impacco di fluoro è proprio necessario?”..
L’obiettivo di questo articolo non è parlare di fluoro, ma di assicurazioni odontoiatriche, quindi sorvolerò sulla risposta clinica.. e sull’opinione sul collega..
Avrei potuto liquidare la questione in un secondo, raccontandole due episodi che mi sono capitati quando collaboravo in uno Studio nel bolognese: due dirigenti, proprio di quella Assicurazione, erano in cura dalla collega (non convenzionata).. ad entrambi mi è venuto spontaneo chiedere perché non avevano scelto un dentista dei loro Centri (perché hanno anche Studi di proprietà) o comunque uno convenzionato..
Ok, ti consiglio di proseguire nella lettura solo se NON hai una assicurazione odontoiatrica, altrimenti rischi di arrabbiarti molto!!!
La risposta è stata ” Io vado a farmi curare dove scelgo io, da chi mi fido, non da uno che non so come lavora e che ha bisogno di convenzionarsi con noi per riempiere lo studio!”
Il discorso potrebbe davvero essere chiuso qui, non credi?
Ma desidero comunque condividere alcune considerazioni.
La prima, e qui ti devi fidare, è che i rimborsi assicurativi non solo non coprono il costo della prestazione, ma spesso NON coprono nemmeno i costi che lo Studio sostiene per erogare la prestazione stessa, quindi per lo Studio quando va bene sono un mancato guadagno e più spesso sono una rimessa!
Ti chiederai “allora perché alcuni dentisti si convenzionano?”
Quando le intenzioni sono buone, lo fanno per riempirsi lo Studio di pazienti (come già suggerivano i due dirigenti) a cui, poi, sperano di fare trattamenti non in convenzione oppure di pazienti che facciano un po’ di passaparola con amici e parenti non convenzionati.
In altri casi (ahimè frequentissimi!) invece i colleghi, lo fanno nonostante i rimborsi molto bassi perché, per ovviare al problema, adottano una di queste strategie:
1. effettuano la prestazione in convenzione con tempi ridotti rispetto a quelli necessari, in modo da poterne effettuare molte per ammortizzare le spese di gestione dello Studio. Esempio: se lo Studio fa 4 igieni da 27,50 in 1 ora (15 minuti ciascuna) invece che una sola riesce a coprire le spese e a pagare l’igienista (sempre che sia un’igienista a farla, ma questo è un’altra storia!);
2. effettuano la prestazione in convenzione con materiali scadenti in modo da diminuire le spese.. Non devo dirti che i materiali scadenti fanno durare meno i lavori eseguiti e che in qualche caso possono pure essere pericolosi, vero?
3. aggiungono prestazioni inutili cha vanno a sommare alla prestazione in convenzione per recuperare qualche euro (come nel caso della mia amica Monica)
4. frodano l’assicurazione.. ok, l’ho detto in maniera un po’ brutale.. ma è inutile girarci attorno, è così. Mi spiego: ti manca un dente, l’assicurazione rimborsa al dentista pochi euro, neanche il prezzo di acquisto, che so, dell’impianto.. cosa fa il collega per ottenere un compenso congruo con la prestazione effettuata? Chiede all’assicurazione il rimborso anche di una – o più – prestazioni che non eseguirà (ad esempio una rigenerazione di osso), tanto “chi se ne accorge?” E non è che questo comportamento può essere giustificato dal fatto che il rimborso è basso allora “mi difendo”.. se il rimborso è basso hai un’alternativa.. con l’assicurazione non lavorarci proprio!
Visto che questi comportamenti contrastano con deontologia ed etica (e anche un po’ con l’essere onesti a dire il vero), a mio parere, nessun dentista dovrebbe fare convenzione diretta con le assicurazioni odontoiatriche!
Finora ho parlato dei colleghi che si adeguano a questa guerra (so bene che ci sono alcuni che non si adeguano, pur essendo convenzionati).. ma anche alle assicurazioni odontoiatriche ho alcune cose da dire!
Come nasce il loro business?
Assicurano direttamente i pazienti, oppure fanno convenzioni con ditte, attività, associazioni di categoria e inviano i loro “assistiti” da dentisti convenzionati.
Il dentista visita il paziente e l’assicurazione valuta il piano di lavoro proposto dal dentista e poi, al termine, fa il saldo delle le prestazioni direttamente al dentista.
Ma… spesso ai pazienti capita di sentirsi dire “questa prestazione non è compresa!”
Cosa succede a questo punto?
Nulla di strano.. l’assicurazione salda le cure convenzionate e il paziente paga la prestazione non convenzionata direttamente allo Studio alla tariffa “normale”!
Si.. in un sistema che ha una logica, si!
Nel sistema perverso della guerra delle assicurazioni odontoiatriche NON funziona affatto così!
L’assicurazione salda le cure convenzionate e il paziente paga la prestazione non convenzionata direttamente allo Studio, ma non alla tariffa “normale”.. alla tariffa in convenzione!!!
Ma come? La prestazione non è in convenzione e l’assicurazione non la paga, ma lo Studio deve comunque applicare una tariffa ridotta come se lo fosse?
Gia!!!
Te lo spiego meglio: le assicurazioni odontoiatriche si fanno belle dicendo a te “Vai in quello Studio, è convenzionato.. se poi le prestazioni che devi eseguire non le paghiamo noi, le pagherai tu, ma lo studio ti fa comunque lo sconto!”
E in tutto questo chi ci rimette? Bravo! Lo Studio!
E chi non ci rimette per nulla! Ancora bravo! L’Assicurazione!
Lo Studio esegue la prestazione, il paziente paga comunque (ok, poco.. però ha già pagato l’Assicurazione!) e.. l’Assicurazione?
Ha incassato i soldi da te – o dall’Azienda – per il premio e poi non paga le prestazioni? Ma allora non devo aver capito bene che mestiere fanno?
In buona sostanza le assicurazioni odontoiatriche si fanno pagare per fare da “pusher” di pazienti ai dentisti e da “pusher” di dentisti ai pazienti, non tanto per assicurare qualcuno..
seguimi nel ragionamento finale..
non ci sarebbe nulla di male (beh, si è ironico!) in questo sistema quando sono le aziende a convenzionarsi.. tu non spendi nulla per assicurarti, vai dal dentista, non paghi o paghi poco, ti porti a casa prestazioni scadenti (vedi punti 1-3), ma finisce li.. cioè c’è solo danno, nessuna beffa!
.. ma quando sei TU stesso a pagare l’Assicurazione?
La paghi per farti mandare, bene che vada, da uno che ha lo Studio vuoto (un motivo ci sarà) o da uno che ti farà prestazioni scadenti (vedi sempre punti 1- 3).. ma perché devi pagare per questo? In questo caso ci sono danno e beffa evidenti, no?
Fine.
PS (per eventuali dentisti che dovessero leggere): ho sicuramente semplificato molto per provare a dare ai pazienti gli strumenti per giudicare liberamente quello che il mercato offre e mi rendo conto che la generalizzazione sui “dentisti convenzionati con le assicurazioni odontoiatriche” può avere incluso nella categoria colleghi che svolgono, anche in convenzione, l’attività con passione, dedizione e grande rispetto per i pazienti.. l’articolo non vi riguarda.. a voi chiedo scusa!
Davide